.il danno.

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ritorna in fretta l’ombra accanto alla mia solitudine
in disaccordo armonico con il cuore
_non conto più il battito dispari di questo sentire_
l’intermittenza afona del mio dire
affama il criterio che ho di tolleranza

/io non perdono la mia persona
ne il suono del suo eterno disaccordo
ne lo stridere felice che dalla gola sale
e della bocca ne fa la sua brace
/sono un’insopportabile questione irrisolta
un fiore che legato al suo stelo
non riceve solo piacere
come nell’intimo folgore di un attimo inebriante di dolore

sapevo come soffocare questa mia inquietudine
radendo dalla pelle l’irto tremore
inghiottendo il nubifragio delle mie lacrime di sale
battagliando l’incedere libidinoso
di un volermi sfamare a tutti costi

/ho subito un danno
e come tale di danno sopravvivo
circuita da un inverosimile alternanza di sopravvivenza
fatta di pelle incrostata da svariati sentimenti
sminuiti da un eterno disaccordo
che ritrovo fra le parole e il loro calore
come quando ho voglia di fare l’amore
e ritrovarmi poi in brandelli con accanto il cuore

©Runa

on air : https://youtu.be/E1Cn4L5nAvg

64 pensieri su “.il danno.

  1. Melodica Runa… E’ una sequenza animata percezioni in cui conduci io lettore. Ha il sapore del dolore, il senso del vuoto di un sentimento divorato d’amore e posseduto dalla voglia. Recitare mentre la pelle d’oca ti gonfia il fiato e io lettore ( sempre lui ) li comprendo che la poesia è come una bufera…dopo il suo termine…resta l’essenza in ogni cosa che incontreremo. Bravissima….in questa spinta oltre quel senso di smisurato dire….smisurato tutto.

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