pubblicata sul https://word-social-forum.com
sono come un grido di preghiera che sanguina
un ghigno vomitato su una materia sacra
una parete d’affetto sconsacrato
un’edera avvelenata
una condanna ai piedi della mia defunta madre .
perduto candore e maleficio
smetto di essere il riflesso di questo Purgatorio indomito
ma tu dimmi su quale cielo mi devo inchiodare
per non cadere e continuare a tremare
di questa continua Epifania che non mi porta nessuna Luna.
Mia Euforia , svuotami di tutto questo dire
avvolgimi nel sudario distillato d’una nuova vita
e nella notte più lunga
con il suo giorno più tormentato dentro
lasciami cadere a pezzi
fin dove riconosco il rovescio del dolore
e fa ch’io torni ad essere quel grido
fiero preghiera inferiore
quel ghigno che si fa rituale
e muro lavico su cui continuare ad inchiodare
questo pezzo di ossa che mi incombe attorno .
©Runa
ph ©Michaela Knizova in arte Nynewe
Ciaoooo! Ecco qui la tua solita forte poesia prorompente! Triste e bellissima. Un abbraccio💟💋
"Mi piace"Piace a 1 persona
Ciao cara 🙂 eccoti la solita Runa che non sa essere diversa da com’è 😉
Un abbraccio forte ❤
"Mi piace""Mi piace"
🙏😊
"Mi piace"Piace a 1 persona
Che fire. Uao.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Spero la fiamma arrivi , alta !
"Mi piace"Piace a 1 persona
*dire
"Mi piace"Piace a 1 persona
😊 ma ci stava bene anche *fire 😊
"Mi piace"Piace a 1 persona
la sacralità di un’anima ferita che cerca appigli emotivi per giungere al capezzale della notte. Un turbine di parole che rovesciano l’anima, in un susseguirsi di sensazioni mai sazie della loro eterna presenza.
Sempre magistralmente unica nel tuo stile! 😉
"Mi piace"Piace a 1 persona
dolorosa, intensa e drammatica.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Ma anche molto coraggiosa .
"Mi piace""Mi piace"