_VULCANO_

sayaka_maruyama_02

Acqua / Vento / e non più il freno della forma.
Stantia mi è ora la vita
con lacrima a goccia e respiro che è castigo
sul rovescio di un cammino
che scruta attento lo scatto della fuga
come una danza non fatta che a malapena si calza
smisurata d’assenza e di abbagli di fiato .

Cenere o Creta
a puntellare questo passaggio d’ere
senza parole effimere e crude
nell’ andare e tornare / come in un rovescio di polvere
che sfibra e sdruce tagli succhiati
da una violenza disumana o un orgoglio che inghiotte d’amore .

Non ho più argini sui fianchi
ma solo apnee notturne a caricarmi il ventre.
Non dimentico lo strato di terra che mi si sciogle addosso
negli orli della notte dove
ti cammino ancora addosso e di te prendo vita
lacerata ma mai dimenticata .

©Runa / inedito 2015