Tornare, e farlo prima che scada il tempo,
tornare all’urna sicura della parola
che involontariamente cresce e accresce
in questo vivere quasi postumo.
Torno e vi lascio immagini fra suoni e canti.
dal moltiplicarmi in verso
al ritrovatmi sola.
parola nera urlata,
immagine scomposta,
specchio che raglia
contro il riflesso a picco
d’un anima inferma.
dal moltiplicarmi in verso
a ritrovarmi scheggia
nella moltitudine silenziosa
di un’esistenza che arranca
nella fame e nel dolore,
convessa,
a ristagnare inferma.
dal moltiplicarmi in verso
al colare a picco
nell’urna solitaria
che mi raggela quanto il silenzio,
quanto il buio che si fa onda d’urto
fra le pareti liquide
del mio perduto esistere.
©Runa
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