seguo la curva del tempo
seppur immobile d’avanzo fremente
_arpeggia il silenzio sulle corde dell’anima
ed io maldestra mi traccio in essa
come un violino stonato
che sbaglia accordi di continuo
mi segno nella curva del tempo
priva di ogni cognizione temporale
e fra le ombre assimilo
l’inesattezza del buio che porta il mio nome
svezzandolo di luci
come in una frenetica rinascita
nel rovescio dell’esistenza
_ come la vita e il suo contrario
mi illumino _a malapena
di una salvezza che si fa distanza
immediata di resistenza
che attraversa il mio corpo e di netto lo taglia
in_seguo la curva del tempo
distillando le esigenze del ritorno
scoprendo poi che la marea del cuore
non è altro che un deserto sconfinato
dove ormeggiarne la commemorazione
intollerabile e silenziosa di un sogno senza ritorno
©Runa
on air : https://www.youtube.com/watch?v=A-uRyOu4YV4