[ my ] last breath

corsi di fiato battenti_
una porta ( il cuore )
spalancata sull’ingovernabile voce_
tumulto è l’intimo
che continua versarsi
nella prossimità del tuo tocco.

mio respiro_
inghiottito come la verità di un abbraccio_
morsa d’affetto sapiente
intollerabile quanto il fuoco, o quasi,
il fato che dirompe in poesia
continuamente su questa carne
( la mia )

©Runa
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.luce.

nella completa trasparenza,
nell’assoluto chiarore.
non esigo altro
che la tua luce in me,
interiore,
nell’assolutezza del profondo
che si ferma e resta a guardare.
ed io mi fermo
e come il tempo affondo,
e non cerco altra materia
per la risalita
se non nell’insondabile essenza
che è nella somma del mio io
nell’esplicito tuo
con chiarore e fulgore.

©Runa
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.chiaroveggenza.

moltiplicandomi in schizzi
su pareti bianchi e cieli neri.
moltiplicandomi come corolla di vetro
cristallizzata, predestinata.

sulla mano destra
lascio scivolare il sinonimo che mi lega alla terra.
in quella sinistra l’arcaico credo delle onde e tristezza.
rastrello, nel moltiplicarmi,
la chiaroveggenza dei giorni retti
ripetuti a lungo ad ogni ora del giorno
per tutto il tempo che mi fu necessario.
rastrello per astrazione
lungo la linea dell’orozzonte interrotto
la figura che ebbi di me, di noi,
degli slabbramenti delle nostre anime inquiete
lacerate dagli incroci del cuore
condotto lì…
nella dimenticanza del lungo plenilunio
luogo in cui realmente non fummo.

©Runa
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. nel moltiplicarmi.

[ _e nel moltiplicarmi
continuo a rimettermi nel nero
di una piega di carne che raglia
fra le scomposizioni dinamiche
schiuse nel disgelo dell’anima ]

l’onda mia
nel rifiuto dell’acqua
cola a picco senza ristagno,
nel precipitare
l’abilità del mio eco
mantiene il suo schizzo discontinuo
come in una selva oscura
che sta per rivoltarsi

[ e_ nel moltiplicarmi in penitenza
come un fotogramma senza qualità
svolto l’angolo e cado
lungo l’urna d’aria cristallizzata
che refrigerando satura
la memoria gravida ]

©Runa
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8 marzo : il pianto dei crisantemi

il giorno e la sua fine,
[ nel moltiplicare luci
e spettri indistinti
]
come un urlo mi attraversa
il disordine degli occhi,
come un filo rosso sangue
che si incastra nel profondo del destino.
il giorno e la sua fine
è un pianto di crisantemi
un fruscio gelido senza contorni,
uno squarcio d’ombra e miele che gocciola
sul petto come un canto,
un inno
nel suo inesatto giorno e la sua fine
a sparpagliare fiati
prima che si riconceda all’inverno
e al suo lamento che come un urlo,
[ che mi attraversa ]
maturo fra i denti.

©Runa
2022_Tutti i diritti riservati

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sul dorso nero

_nemmeno fra i denti nello spazio stretto lasciato al fiato.

_nemmeno sul dorso nero e schiacciato dal senso di instabilità denso del desidero.

_nemmeno nell’amorevole abitudine del tuo ventre contro la mia schiena.

_nemmeno ripiegandomi senza gradi e luce nel leccarmi le dita di sottile strato di fame astrale.

©Runa
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im_predictable

Io le conosco le tue mani a millantare certezza,
carezze nella fretta del tempo che ti sta stretto.
Io li conosco i movimenti del tuo corpo,
imprevisti e ferrosi.
Le strette anemiche, impreviste,
i baci di sale, impazienti,
la lingua tagliente, senza narrazione.
Nella tua ombra a mozzare la mia
c’è sempre un’argine che cola a picco.
Nei tuoi occhi a sostare
in prossimità dei miei
c’è sempre un’inezia
ad invasare la mia.

©Runa
2021_Tutti i diritti riservati

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sciame di ricordo

percorro la rima fragile che si fa corda sul volto/
sciame di ricordo annodato sulle dita puntellate da scatti di dolore/
percorro e corro sulla forma del tempo che raccoglie la tua ombra e, ferma fra le parole che non ti ho mai detto, strofino la corteccia dei miei occhi attraversandomi come un fiume/ nero come l’assenza smisurata che mi riempie al tuo nome.

©Runa
2021_Tutti i diritti riservati

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[ sea ] labyrinth

negli sconfinati giochi d’ampiezza in possibili labirinti.
in isole di parole perdute e àncore lasciate andare.
nella vaghezza del cercarsi nella tensione dell’amore,
riemergendo ogni volta fra le rivelazioni dell’essenza,
nel germinare come fuochi e poi congedarsi all’aria,
Noi,
nascosti dentro schegge di comete in spazi indefiniti,
luci capovolte e misteriose dalle forme nuove,
ci lasciamo andare fin dove d’inchiostro si scrive il mare,
inabissati nella stessa voce orfani di maestrale.

©Runa
2021_Tutti i diritti riservati

on air now : https://www.youtube.com/watch?v=dW4HCi1zZh8

.respiro.

rallentare la forma
ampliare gli spazi
regolarizzare il vuoto
analizzare gli spasmi
fondersi in essenza
balzare altrove
con un solo palpito
senza voce

non temo la perdita della santità umana.
la mia, in questo perdermi che danza nella fame
e sale e scuote con sassaiole emotive.

non temo la paura che è una continua corrosione,
languore di fuoco sul crèmisi del cuore,
vago sapere che nel respiro fonde.

©Runa
2021_Tutti i diritti riservati

on air now: https://www.youtube.com/watch?v=BTYUcEnwcGs&list=RDMM&index=23

.l’impeto accanto.

[la facilità con cui azzardavo il desiderio e ne facevo invasione chiara per le tue fantasie, per l’ acumine del tuo ego, poesia eventuale, pungolo rovente a mettermi a nudo nelle preferenze delle esigenze]

avevo cura di ogni possibile occasione.
cura, mentre il fiato veniva a mancare
distesa sulla tua parola
d’acqua mai irrequieta
a scrosciare nel venirti incontro.
avevi cura di ogni nostra possibile occasione
mentre la tenerezza a malapena
aleggiava nel nulla delle ossa
a filo sulla schiena indenne,
come quando a violarci
erano solo i risvegli degli occhi
e il lieve gesto delle mani
a contraddirsi
dopo la bruma imperiosa
accomodata accanto
ad ogni impeto di furia.

©Runa
Tutti i diritti riservati/ inedito 2020

.irrequieta resa.

mi trovi nella tua bocca
che è un niente da masticare,
un desiderio maldestro,
un tentacolo di silenzio asciutto,
spoglio fra i pensieri intorpiditi
consolati da una realtà indicibile
che schizza sulla lingua
come inchiostro nero in preghiera.
mi trovi fra le tue mani,
irrequieta resa anestetizzata.
mi trovi nei tuoi occhi
seppellita fra le pieghe profonde,
iride senza marea
riemersa solo dalla perdizione
che è consapevolezza ingenua,
taglio di lacrima,
sospiro e sale.

©Runa
Tutti i diritti riservati
inedito 2020

https://www.youtube.com/watch?v=oq7oCR8l8Z0