volevo renderti bianco
un libro aperto ,
un’anima senza parola chiave .
volevo renderti la mia di parola
nuda , disconosciuta ,
un ticchettio nelle ore ferme .
volevo renderti il mio mese preferito
una risata capovolta ,
un’affinità senza fine .
volevo renderti pace dopo la guerra ,
una persona combattente , vincente
accanto alle mie guerre perse .
volevo renderti il mio muro del pianto ,
casa dalle finestre aperte ,
cortile con gli alberi sempre in fiore .
volevo renderti prezioso fra le cose smesse
un respiro , un fiato appena ,
una briciola di vita , il verbo infinito nella bocca mia .
©Runa