.memoria breve.

posandomi spoglia
sull’alone inutile della memoria breve.
nel ripormi come perimetro di luce
assorbo l’assoluto di un giorno che si tramanda
sulle palpebre asciutte
senza profondità nello schiudersi.

ampia e scorrevole
filtro la polvere sulla pelle grezza.
soccombo al rifiuto del buio smorzato
e corrotta nelle non più amabili vesti
la mia ombra ellitica e sterminata
conserva l’audacia che fu un tempo ghigno del cielo.

ON AIR NOW: https://www.youtube.com/watch?v=AwpWZVG5SsQ

©Runa
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LUCE

curiosa / deflagrante
immediata nel suo intento.
impertinente / nutriente
nell’onorare l’oblio
espropriato alle illusioni
di Luce e Vanità.

è meno angusto
questo giorno in divenire.
è meno parziale
nel suo dono inatteso.
è colmo di un amore
che necessita rima,
ammaliante poesia
a divincolarsi nel nulla.

©Runa
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ON AIR NOW :https://www.youtube.com/watch?v=2QT5eGHCJdE

8 marzo : il pianto dei crisantemi

il giorno e la sua fine,
[ nel moltiplicare luci
e spettri indistinti
]
come un urlo mi attraversa
il disordine degli occhi,
come un filo rosso sangue
che si incastra nel profondo del destino.
il giorno e la sua fine
è un pianto di crisantemi
un fruscio gelido senza contorni,
uno squarcio d’ombra e miele che gocciola
sul petto come un canto,
un inno
nel suo inesatto giorno e la sua fine
a sparpagliare fiati
prima che si riconceda all’inverno
e al suo lamento che come un urlo,
[ che mi attraversa ]
maturo fra i denti.

©Runa
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ON AIR NOW: https://www.youtube.com/watch?v=7U_LhzgwJ4U

.Objects in the Mirror.

Tornare, e farlo prima che scada il tempo,
tornare all’urna sicura della parola
che involontariamente cresce e accresce
in questo vivere quasi postumo.

Torno e vi lascio immagini fra suoni e canti.

dal moltiplicarmi in verso
al ritrovatmi sola.
parola nera urlata,
immagine scomposta,
specchio che raglia
contro il riflesso a picco
d’un anima inferma.

dal moltiplicarmi in verso
a ritrovarmi scheggia
nella moltitudine silenziosa
di un’esistenza che arranca
nella fame e nel dolore,
convessa,
a ristagnare inferma.

dal moltiplicarmi in verso
al colare a picco
nell’urna solitaria
che mi raggela quanto il silenzio,
quanto il buio che si fa onda d’urto
fra le pareti liquide
del mio perduto esistere.

©Runa
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ON AIR : https://www.youtube.com/watch?v=b8SkX9CSJQo

smisurata impazienza

bisbigliano le ristrettezze del tempo
attingendo dal greto asciutto del nulla
il colore più ampio che barcolla
sul livido scarso delle ossa
urtando il serafico silenzio
che punta alla carne
dopo un grido di disordine.

[e si riannidano e sbrogliano le dualità dell’anima_ lacci di caos senza pudore nel deridere la tristezza stratificata di solitudine ed ombre]

bisbigliano i proponimenti del tempo,
apparenti chiaroscuri,
fruscii di concrete paure
sul possibile barlume di evidenza
che, smisurato e impaziente,
diventa audacia incomprensibile
da restaurare senza esserne libera.

©Runa
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ON AIR NOW : https://www.youtube.com/watch?v=9eWewdTkghM

a lingua ferita

_è nello scivolarmi addosso

[ampio divenire di luce]

_è nel tornare a ritroso

[moderato lasso di voce]

è nel franare fra la lamella intasata della carne che il profondo e ripido solstizio alla vita s’addormenta come nel pieno dell’inverno e giace dimenticato fra le fessure provvisorie di un fuoco che friziona parabola.

la mia è una storia parlata con lingua ferita
curva fra il fiato corto e la gola
ammutinata di parole
come gli intenti alla notte.

la mia è una storia semza ombra
un miagolio continuo
un gemere che si mozza e morde
un corpo senza coda.

la mia [ se posso considerarla mia ]
è una vita moltiplicata di nero
ed esplode come raglio languido
come piega di lenzuolo a lutto.

©Runa
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ON AIR NOW : https://youtu.be/bpxIakY3xfQ

spazi irregolari

afferro cose come presupposti
distraendomi dall’equilibrio
come fossi foglia
e ossigeno maldestro.
stropiccio penseri in transito
e li appiccico alla finestra
di un mondo che mi regala ombre.

e nascondo i giochi di luce avversa sulle ossa disarmate a prolificare illusioni come cartilagine

afferro parole irregolari,
silenzi come dipinti senza spazi
come fossi arco a tenermi appesa
fra le capriole di un incauto fluire.
indosso l’ombra lunga
di una strada interrotta
una via d’uscita per il mio peso di sasso.

e ritorno senza mai essermene andata con le intenzioni a gridare sottovoce e il profilo livido di un meraviglioso dolore

©Runa
2021_Tutti i diritti riservati

on air now : https://www.youtube.com/watch?v=5RlUzRkbAUE

la terza parte

sono il mare dentro, oppure ogni altra cosa.
sono il confine che sembra infinito.
tempo intatto di bambina mai cresciuta.

sono la terza parte migliore di me.
ombelico sciolto fra le dita.
schiena che mai attraversa la luce.

sono quella formula inesatta che domina il silenzio errante.
sono un mare profondo.
una fredda tomba.

sono una lirica violenta attraversata senza gridare.
sono la parte migliore di me, quella mai nata.
corpo assorbito dal più nero desiderio.

©Runa
2021_Tutti i diritti riservati

on air now : https://www.youtube.com/watch?v=V1Pl8CzNzCw

.respiro.

rallentare la forma
ampliare gli spazi
regolarizzare il vuoto
analizzare gli spasmi
fondersi in essenza
balzare altrove
con un solo palpito
senza voce

non temo la perdita della santità umana.
la mia, in questo perdermi che danza nella fame
e sale e scuote con sassaiole emotive.

non temo la paura che è una continua corrosione,
languore di fuoco sul crèmisi del cuore,
vago sapere che nel respiro fonde.

©Runa
2021_Tutti i diritti riservati

on air now: https://www.youtube.com/watch?v=BTYUcEnwcGs&list=RDMM&index=23

.satellite.

ancor prima del risveglio
in quel frattale d’infinito deserto.
ancor prima del mutare il respiro
in un’alba che sa di sale
e sale fra le mani in divenire.
ancor prima di raccontare
della notte appena svestita
divento satellite
dalla pelle bianca,
dagli accenti diversi.
divento_
traiettoria disposta
negli angoli del tempo
dove tutto si occupa
e il silenzio diventa ampio spazio
che riporta a casa
tutti gli accenni
di aria mancata.

©Runa
2021_Tutti i diritti riservati

on air now : https://www.youtube.com/watch?v=D3PDoxrsE48

.l’impeto accanto.

[la facilità con cui azzardavo il desiderio e ne facevo invasione chiara per le tue fantasie, per l’ acumine del tuo ego, poesia eventuale, pungolo rovente a mettermi a nudo nelle preferenze delle esigenze]

avevo cura di ogni possibile occasione.
cura, mentre il fiato veniva a mancare
distesa sulla tua parola
d’acqua mai irrequieta
a scrosciare nel venirti incontro.
avevi cura di ogni nostra possibile occasione
mentre la tenerezza a malapena
aleggiava nel nulla delle ossa
a filo sulla schiena indenne,
come quando a violarci
erano solo i risvegli degli occhi
e il lieve gesto delle mani
a contraddirsi
dopo la bruma imperiosa
accomodata accanto
ad ogni impeto di furia.

©Runa
Tutti i diritti riservati/ inedito 2020

.presenza.

fa differenza la sera
nell’avanzare come goccia continua
sul flebile ripetersi
di un lembo sgualcito e rimescolato.
fa differenza la sera
nelle profumate ore silenziose
nell’attecchire fra le pieghe
di un’anima sottile.
[e gronda dagli occhi il sospiro di una presenza singhiozzante]


©Runa
Tutti i diritti riservati
inedito 2020

https://www.youtube.com/watch?v=YT-ECHaz4PE