c’è qualcosa di fortemente beato
nel dimenarmi fra le ceneri
/ripiego nella preghiera
ma rinnego ogni somma benedizione/
.mi basterebbe una sola caduta nella notte
per non sentirne la superficialità della terra
fin sotto la pelle resa superflua.
/scorcio spigoloso al risveglio
fino alle assenze oscillanti e liquide
fra una vertebra e l’altra/
.mi basterebbe sentirmi in ripida ascesa
una traccia spaiata ad un bivio
una bianca sovraesposizione di condensa
che nella sua caduta finale
perde il suo andare.
©Runa
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