.di nuovo giugno.

nel moltiplicarsi delle stagioni
con le sue tiepide varianti
è di nuovo giugno
a muoversi tutt’intorno
a non dare segni di tregua,
nudo di consistenza
come una casa vuota che prova
un’insolito senso
di libertà nello stringersi
alla luce che produce
nell’indefinito varco estivo
e che non trova il coraggio
di indossare
il suo abito per lasciarsi andare
[e forse nello sgomento a sorridere]
ad una vita che non aspetta altro
che un limpido rumore di fuoco
nella resa dei tramonti.

©Runa
2022_Tutti i diritti riservati

ON AIR NOW: https://www.youtube.com/watch?v=xmgus7BZ_0I

.chiaroveggenza.

moltiplicandomi in schizzi
su pareti bianchi e cieli neri.
moltiplicandomi come corolla di vetro
cristallizzata, predestinata.

sulla mano destra
lascio scivolare il sinonimo che mi lega alla terra.
in quella sinistra l’arcaico credo delle onde e tristezza.
rastrello, nel moltiplicarmi,
la chiaroveggenza dei giorni retti
ripetuti a lungo ad ogni ora del giorno
per tutto il tempo che mi fu necessario.
rastrello per astrazione
lungo la linea dell’orozzonte interrotto
la figura che ebbi di me, di noi,
degli slabbramenti delle nostre anime inquiete
lacerate dagli incroci del cuore
condotto lì…
nella dimenticanza del lungo plenilunio
luogo in cui realmente non fummo.

©Runa
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ON AIR NOW : https://www.youtube.com/watch?v=uJWoy58wsmM

LUCE

curiosa / deflagrante
immediata nel suo intento.
impertinente / nutriente
nell’onorare l’oblio
espropriato alle illusioni
di Luce e Vanità.

è meno angusto
questo giorno in divenire.
è meno parziale
nel suo dono inatteso.
è colmo di un amore
che necessita rima,
ammaliante poesia
a divincolarsi nel nulla.

©Runa
2022_Tutti i diritti riservati

ON AIR NOW :https://www.youtube.com/watch?v=2QT5eGHCJdE

.Objects in the Mirror.

Tornare, e farlo prima che scada il tempo,
tornare all’urna sicura della parola
che involontariamente cresce e accresce
in questo vivere quasi postumo.

Torno e vi lascio immagini fra suoni e canti.

dal moltiplicarmi in verso
al ritrovatmi sola.
parola nera urlata,
immagine scomposta,
specchio che raglia
contro il riflesso a picco
d’un anima inferma.

dal moltiplicarmi in verso
a ritrovarmi scheggia
nella moltitudine silenziosa
di un’esistenza che arranca
nella fame e nel dolore,
convessa,
a ristagnare inferma.

dal moltiplicarmi in verso
al colare a picco
nell’urna solitaria
che mi raggela quanto il silenzio,
quanto il buio che si fa onda d’urto
fra le pareti liquide
del mio perduto esistere.

©Runa
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ON AIR : https://www.youtube.com/watch?v=b8SkX9CSJQo

a lingua ferita

_è nello scivolarmi addosso

[ampio divenire di luce]

_è nel tornare a ritroso

[moderato lasso di voce]

è nel franare fra la lamella intasata della carne che il profondo e ripido solstizio alla vita s’addormenta come nel pieno dell’inverno e giace dimenticato fra le fessure provvisorie di un fuoco che friziona parabola.

la mia è una storia parlata con lingua ferita
curva fra il fiato corto e la gola
ammutinata di parole
come gli intenti alla notte.

la mia è una storia semza ombra
un miagolio continuo
un gemere che si mozza e morde
un corpo senza coda.

la mia [ se posso considerarla mia ]
è una vita moltiplicata di nero
ed esplode come raglio languido
come piega di lenzuolo a lutto.

©Runa
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ON AIR NOW : https://youtu.be/bpxIakY3xfQ

la terza parte

sono il mare dentro, oppure ogni altra cosa.
sono il confine che sembra infinito.
tempo intatto di bambina mai cresciuta.

sono la terza parte migliore di me.
ombelico sciolto fra le dita.
schiena che mai attraversa la luce.

sono quella formula inesatta che domina il silenzio errante.
sono un mare profondo.
una fredda tomba.

sono una lirica violenta attraversata senza gridare.
sono la parte migliore di me, quella mai nata.
corpo assorbito dal più nero desiderio.

©Runa
2021_Tutti i diritti riservati

on air now : https://www.youtube.com/watch?v=V1Pl8CzNzCw