.here she comes again.

tornerò al crollo improvviso dell’entusiasmo, al mormorio delle macerie che non trattiene il vocabolo della bellezza, nella caduta, nella presa che non trattiene.
tornerò allo slancio della gioia del primo incontro, a quell’evasione che andava dritto allo spirito per poi franare sulla pelle, evasiva al tempo che non si comprende, non si attende.
tornerò alla semplicità dell’accettazione, all’ardire che quasi si commuove, alle mani che fanno primavera sul giorno che abbruttisce la paura, a quello strato d’anima che si fa onda di mare in tempesta e a flutti di sale benedice quel disincanto che frega il rimpianto.

©Runa
2023_ tutti i diritti riservati

𝐎𝐍 𝐀𝐈𝐑 𝐍𝐎𝐖 : https://www.youtube.com/watch?v=10IJDKVYfnA

la terza parte

sono il mare dentro, oppure ogni altra cosa.
sono il confine che sembra infinito.
tempo intatto di bambina mai cresciuta.

sono la terza parte migliore di me.
ombelico sciolto fra le dita.
schiena che mai attraversa la luce.

sono quella formula inesatta che domina il silenzio errante.
sono un mare profondo.
una fredda tomba.

sono una lirica violenta attraversata senza gridare.
sono la parte migliore di me, quella mai nata.
corpo assorbito dal più nero desiderio.

©Runa
2021_Tutti i diritti riservati

on air now : https://www.youtube.com/watch?v=V1Pl8CzNzCw

[ sea ] labyrinth

negli sconfinati giochi d’ampiezza in possibili labirinti.
in isole di parole perdute e àncore lasciate andare.
nella vaghezza del cercarsi nella tensione dell’amore,
riemergendo ogni volta fra le rivelazioni dell’essenza,
nel germinare come fuochi e poi congedarsi all’aria,
Noi,
nascosti dentro schegge di comete in spazi indefiniti,
luci capovolte e misteriose dalle forme nuove,
ci lasciamo andare fin dove d’inchiostro si scrive il mare,
inabissati nella stessa voce orfani di maestrale.

©Runa
2021_Tutti i diritti riservati

on air now : https://www.youtube.com/watch?v=dW4HCi1zZh8

.la rappresentazione dell’amore.

a dire che è tutto improvviso
ho imparato dal silenzio
con uno strappo sul cuore
un palpito sdrucito_continuo .

a dire che è il destino
ad ammiccare
è l’attimo designato
incontrollato come un canto .

il mio corpo si fa cielo sconfinato
un etere senza tempo
finzione e meraviglia a voce alta
rappresentazione d’amore e inferi
fra la ciminiere annerite
di un cuore messo a solidificare
sulle presunte altezze
e moralità che sembrano esplodere
fra le tracce dipinte
ai lati della bocca
di una faccia che aspetta
impaziente un segno di verità .

a dire che è della mia sola pelle
la colpa presunta
a dire che il dolore è raffiorato
lo fa la mia sola lingua .

a dire che godo
è un piacere mercificato
a dire che piango
è una follia mai sanata .

©Runa

.macerie come segni.

fra le lenzuola lame di stelle taglienti
le tue mani come macerie a lasciare segni .
sono stata una madre nascosta dentro altre forme
ingiuste e fioche
come lamenti di certe notti
a cui manca il tempo di esistere .

fra i sogni le sacre forme annerite
di una donna rivoltata nella sua stessa pena .
risorta a stento tutte le volte
mentre l’alba ha serrato la nuda esistenza dentro .
dentro , con un’accanimento fatto di voce
estratta liquida come come dal ventre di una Lupa .

farmi latte,farmi urlo,farmi essenza,farmi arresa,nutrimento.
è con questo principio che le grinze della mia anima si ritrovano in lotta verso un vento avverso
ripiegate contro un cielo seminato da anime risorte e pelle abbandonata.
come la mia,avvezza al più sacro degli errori,orrori come altari irrisolti,inaspettata come la luce che arretra sulla schiena.
è cosi che mi allungo e mi perdo
in una discesa di letti di fango,palpiti trasudanti d’ombre sterrate e annodature di fiati in gola.
“continuamente” mi dico “continua_mente ad incassare questo silenzio tremule mentre tutto si fa polvere negli anni che passano.
mentre _
il muro che ho messo fra me e te lentamente cade ed io lascio che il caso della frana arrivi e mi faccia posto per pregare “.

©Runa

on air : https://www.youtube.com/watch?v=kkf7nGCwmLk

. la dedizione al silenzio .

mancava il foglio bianco di questo ritorno di parole
mancava il fiato sottile nelle solitudini di ghiaccio
mancava il mare d’inverno che ho dentro
ho insegnato ad ogni parola la quiete del ritorno
la bellezza dell’esserci quando chiama il silenzio .
ecco . mi mancava la dedizione al silenzio .
e mentre tutto fuori era una continua gioia
ho lasciato che la rabbia ammaestrasse la mancanza
e che ogni sentimento prendesse forma guardandosi dentro più volte , ripetendosi in qualcosa che era stato fortemente assente
fin oltre l’iride nera delle notti che diventano pianto .

quindi , va accolto questo nuovo anno di frasi già fatte e tante altre da scolpirne ancora , di solitudini lasciate accanto agli ordini del vento che si sospende fra le dune al largo del cielo .

è bello ritrovarvi , Buon Nuovo Anno .


©Runa

on air : https://www.youtube.com/watch?v=VJyPre5-UJU

.come dal mare.

è sempre dall’alba al tramonto che tediosa si reintegra la memoria
gaudiose sensazioni in piena tempesta arrivano
nell’indifferenza della Luna che resta a guardare .
è sempre in acque tranquille
che il nero degli abissi agisce e trova la sua forma migliore
atroce come un silenzio in fiamme
instabile come le stelle a sommar cieli persi .

si compiace l’anima di questo gioco .
il costato m’estirpa la metamorfosi dell’ombra
mentre dal risveglio annaspo
arie rarefatte e tonfi di tenebra sconfitta .
fra le sembianze di una notte che mai finisce
e la vita , mi si trafigge il cuore
e nell’esaltazione del dolore io cado
come in un ignoto [dis]continuo
che m’avanza sulla foce dell’essere  
come forma di mare aperto
calmo come uno specchio
dov’io torno a riposare .

©Runa 

on air : https://www.youtube.com/watch?v=fQfbzM2IdRA