.The Sadness In Me.

mi nascondo dalla fine del giorno,
dall’ordine della sera,
dalla contropartita della notte
che mi riporta addosso
ogni ora, ogni malia assecondata.

la notte stanca
con il suo ritorno che svuota,
con il cruccio della luna
che ha di caderti addosso
come in un ultima scena
che frastorna la memoria
crescente
sul delirio della vita.

vedo il crollo del mio collo
riempito e frantumato, beccato
da parole che non hanno risalita
ne voce, ne quel sussulto
che arriva a dar spinta al cuore
per fargli assecondare ancora
quell’ultimo solletico di vita.

©Runa
2023_ tutti i diritti riservati

ON AIR NOW : https://www.youtube.com/watch?v=UKP27Q3otJU

sul dorso nero

_nemmeno fra i denti nello spazio stretto lasciato al fiato.

_nemmeno sul dorso nero e schiacciato dal senso di instabilità denso del desidero.

_nemmeno nell’amorevole abitudine del tuo ventre contro la mia schiena.

_nemmeno ripiegandomi senza gradi e luce nel leccarmi le dita di sottile strato di fame astrale.

©Runa
2021_Tutti i diritti riservati

ON AIR NOW: https://www.youtube.com/watch?v=dHqbuJOd7Y0&list=RDGMEM6ijAnFTG9nX1G-kbWBUCJA&index=1

im_predictable

Io le conosco le tue mani a millantare certezza,
carezze nella fretta del tempo che ti sta stretto.
Io li conosco i movimenti del tuo corpo,
imprevisti e ferrosi.
Le strette anemiche, impreviste,
i baci di sale, impazienti,
la lingua tagliente, senza narrazione.
Nella tua ombra a mozzare la mia
c’è sempre un’argine che cola a picco.
Nei tuoi occhi a sostare
in prossimità dei miei
c’è sempre un’inezia
ad invasare la mia.

©Runa
2021_Tutti i diritti riservati

on air now : https://www.youtube.com/watch?v=Q2WcdaF8uL8

[ sea ] labyrinth

negli sconfinati giochi d’ampiezza in possibili labirinti.
in isole di parole perdute e àncore lasciate andare.
nella vaghezza del cercarsi nella tensione dell’amore,
riemergendo ogni volta fra le rivelazioni dell’essenza,
nel germinare come fuochi e poi congedarsi all’aria,
Noi,
nascosti dentro schegge di comete in spazi indefiniti,
luci capovolte e misteriose dalle forme nuove,
ci lasciamo andare fin dove d’inchiostro si scrive il mare,
inabissati nella stessa voce orfani di maestrale.

©Runa
2021_Tutti i diritti riservati

on air now : https://www.youtube.com/watch?v=dW4HCi1zZh8

.respiro.

rallentare la forma
ampliare gli spazi
regolarizzare il vuoto
analizzare gli spasmi
fondersi in essenza
balzare altrove
con un solo palpito
senza voce

non temo la perdita della santità umana.
la mia, in questo perdermi che danza nella fame
e sale e scuote con sassaiole emotive.

non temo la paura che è una continua corrosione,
languore di fuoco sul crèmisi del cuore,
vago sapere che nel respiro fonde.

©Runa
2021_Tutti i diritti riservati

on air now: https://www.youtube.com/watch?v=BTYUcEnwcGs&list=RDMM&index=23

.wise enough.[ light ]

a singhiozzo
sui rintocchi della luce instabile che mi attraversa
mentre fuori tuona la luna, viola,
di un colore annodato su ste stesso 7 volte
come a bucare il vento e il suo scivolare denso
dell’aria che è foce inodore, santità e fame,
insapore, dal gusto fatale.
a singhiozzo fra le lenzuola che sono sorgente
per il mutamento che trancia e infesta
il notturno delle cose che ho addosso,
pelle ormeggiata a singhiozzo
con il respiro che scricchiola
sulla sostanza crèmisi che porta il tuo nome
e il velluto del tuo ricordo che si fonde
nella falla della mia ragione
mentre morde il mutevole torpore
nella mia screziata nudità.

©Runa
Tutti i diritti riservati
Inedito 2021

on air now : https://www.youtube.com/watch?v=5t5QSiydF9Y

.l’impeto accanto.

[la facilità con cui azzardavo il desiderio e ne facevo invasione chiara per le tue fantasie, per l’ acumine del tuo ego, poesia eventuale, pungolo rovente a mettermi a nudo nelle preferenze delle esigenze]

avevo cura di ogni possibile occasione.
cura, mentre il fiato veniva a mancare
distesa sulla tua parola
d’acqua mai irrequieta
a scrosciare nel venirti incontro.
avevi cura di ogni nostra possibile occasione
mentre la tenerezza a malapena
aleggiava nel nulla delle ossa
a filo sulla schiena indenne,
come quando a violarci
erano solo i risvegli degli occhi
e il lieve gesto delle mani
a contraddirsi
dopo la bruma imperiosa
accomodata accanto
ad ogni impeto di furia.

©Runa
Tutti i diritti riservati/ inedito 2020

.irrequieta resa.

mi trovi nella tua bocca
che è un niente da masticare,
un desiderio maldestro,
un tentacolo di silenzio asciutto,
spoglio fra i pensieri intorpiditi
consolati da una realtà indicibile
che schizza sulla lingua
come inchiostro nero in preghiera.
mi trovi fra le tue mani,
irrequieta resa anestetizzata.
mi trovi nei tuoi occhi
seppellita fra le pieghe profonde,
iride senza marea
riemersa solo dalla perdizione
che è consapevolezza ingenua,
taglio di lacrima,
sospiro e sale.

©Runa
Tutti i diritti riservati
inedito 2020

https://www.youtube.com/watch?v=oq7oCR8l8Z0

.pelle.[come bianco sale]

tornare al lamento di certe notti,
alla gloria delle macerie sul corpo,
a quel consumarsi che si annerisce
come un ultimo boccone,
come quella fame che non è mai pigra.

tornare a custodire il silenzio
senza sosta nella prima luce,
sulla soglia di una ragione
che fioca annuncia e rintocca
come un bacio a lingua piena.

tornare alla pelle rivoltata
fresca come un lenzuolo al buio,
essere opera acerba di ritorno
bianco sale ad accanirsi sulla guarigione
di un’anima che perisce fra le solite carezze.

©Runa

on air : https://www.youtube.com/watch?v=OdsSfsu9D6E

.inchiostro denso.

a malapena la tua densità è presentimento, è odore.
è impazienza sulla lingua, luminosa lussuria,
raggio di sole, reminiscenza, tregua senza inizio.
vorrei chiederti di narrami come si narra una prima idea.
vorrei chiederti di sostare fra le fessure del mio essere
che si strappa come cartapesta
e abbandonarmi alla pelle che spogli di sostanza.
vorrei chiederti di affiorare boscoso e silenzioso,
come mosto selvatico alla fine dell’alba.
celebrarti con linfa schiarita, gloria suprema
nell’assoluto andirivieni del desiderio che solo a te dono,
come si dona una poesia mordendola d’inchiostro denso
fra le labbra strappate ad un feticcio di pelle.

©Runa

.illusione.

sarà l’odore di questo inverno che già manca.
sarà che mi ritrovo la lingua appiccicata al silenzio
come quando al mattino m’agito per una felicità che devo zittire.
sarà _ che non è mai la stagione per chiamarti per nome.
…e allora mi ubriaco appena sulla linea sottile della ragione
che non riesce a scomporre i nostri corpi
in quell’eccesso di sopravvivenza che fa del tuo bene
il mio male _in una illusione surreale
che conto fra le distanze _ma non riesco a sopportare .

©Runa

.la rappresentazione dell’amore.

a dire che è tutto improvviso
ho imparato dal silenzio
con uno strappo sul cuore
un palpito sdrucito_continuo .

a dire che è il destino
ad ammiccare
è l’attimo designato
incontrollato come un canto .

il mio corpo si fa cielo sconfinato
un etere senza tempo
finzione e meraviglia a voce alta
rappresentazione d’amore e inferi
fra la ciminiere annerite
di un cuore messo a solidificare
sulle presunte altezze
e moralità che sembrano esplodere
fra le tracce dipinte
ai lati della bocca
di una faccia che aspetta
impaziente un segno di verità .

a dire che è della mia sola pelle
la colpa presunta
a dire che il dolore è raffiorato
lo fa la mia sola lingua .

a dire che godo
è un piacere mercificato
a dire che piango
è una follia mai sanata .

©Runa