percorro la rima fragile che si fa corda sul volto/
sciame di ricordo annodato sulle dita puntellate da scatti di dolore/
percorro e corro sulla forma del tempo che raccoglie la tua ombra e, ferma fra le parole che non ti ho mai detto, strofino la corteccia dei miei occhi attraversandomi come un fiume/ nero come l’assenza smisurata che mi riempie al tuo nome.
©Runa
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