Sei /di quella tranquillità che si fa carne
sdoppiata dalla visione di un sogno che si beve
come dalla bocca al corpo
in un crescendo esistenziale di senso
che brucia ai lati dei fianchi
e migra fluido fra le gote
Sei / la superiorità dei nervi
un’idea che stride fra i denti
fino all’inverosimile ascolto
di una voce muta esangue e dolce
impallidita dall’eco del ventre
e le sue desertiche scosse imbavagliate
Sei / quella paurosa meraviglia che si avvera
in un desiderio che dalla polvere prende forma
stretta in assurdi gambi di volere
masticati dalla forza di un grembo
segnato dall’incubo di una notte novizia
rigettata sotto il segno di pelle
” se c’è un senso a tutto questa perdita di ragione ..sei tu
che in un perpetuo avvinghiarti all’esalazione del cuore
macini caparbiamente il tuo ultimo battito
come fosse sale lavico a rigirarti l’estasi ”
c’è una profondità di senso in questa assenza avversa che si fa cinghia di pelle asciutta fra i fianchi vuoti di fiati / come un’interazione di carezze e desiderio che fiorisce appena ci si rende conto che a volerlo si geme di un impulso vitale che ti porta fin oltre l’astratta sembianza di un mondo di carne .
c’è un onore che va rispettato , un altare che va pregato , un’idea che va zuccherata degnamente a manciate di baci e rivoli di brividi , come quando stacchi la testa dal corpo e le ossa sono un’estensione esatta del muscolo che ti priva della ragione .
sentirsi legate a questo strappo di vita è un sogno da cui non bisogna negarsi , è una mareggiata di ossigeno che si fa strumento a partire dalle cosce …è una balaustra che ti lancia stelle , pungenti come chiodi che ti affiorano sul seno .
©Runa